Dolci tipici pugliesi, 10 specialità da provare
13 apr 2022
Andiamo alla scoperta della Puglia attraverso i suoi dolci tipici, imparando a riconoscere alla prima occhiata 10 specialità della tradizione tutte da provare.
Indice
Cartellate
Pasticciotti
Sporcamuss
Intorchiate
Calzoncelli pugliesi
Scarcelle
Taralli dolci
Sospiri pugliesi
Rosata di Altamura
Pitteddhe
Cartellate
Dolce natalizio pugliese di antichissima tradizione e immancabile nei menù delle Feste, le cartellate sono delle roselline di pasta sottile a base di farina, olio e vino bianco, fritte in olio d’oliva. Vengono poi condite tipicamente con vincotto (di mosto o di fichi), ma non mancano varianti alternative al gusto di miele, cannella, zucchero o ancora granella di mandorle, nocciole o cioccolato.
Pasticciotti
Un guscio di pasta frolla croccante che racchiude uno squisito ripieno di crema pasticcera: ecco i pasticciotti, dolcetti tipici del Salento e in particolare della città di Lecce. La ricetta tradizionale prevede l’uso dello strutto tra gli ingredienti della frolla, a garantire maggiore croccantezza. Il fruttone è una variazione sul tema, con un ripieno di pasta di mandorle e cotognata e una copertura di cioccolato fondente. I bocconotti pugliesi sono molto simili ai pasticciotti ma di dimensioni più piccole, tali da permettere di mangiarli in un solo boccone. A seconda delle zone, nel ripieno di frolla troveremo miele, cioccolato, cotognata, confetture. A Bitonto è uso farcirli con ricotta e canditi.
Sporcamuss
Da servire rigorosamente caldi, gli sporcamuss sono dolci di sfoglia croccante ripieni di panna e crema pasticcera e ricoperti di zucchero a velo. Da qui il nome che rimanda al viso inevitabilmente sporco dopo averli morsi.
Intorchiate
Dolci pugliesi tradizionali, un tempo offerti in occasione di matrimoni e battesimi, le intorchiate sono piccole trecce realizzate con farina, olio, vino bianco e zucchero. Lungo l’intreccio sono disposte delle mandorle intere.
Calzoncelli pugliesi
I calzoncelli sono dolcetti a mezzaluna ripieni e fritti, preparati in Puglia nel periodo natalizio. Sono per questo anche chiamati Cuscini di Gesù Bambino. La ricetta originaria del foggiano propone un ripieno a base di castagne e miele, con varianti che vedono tra gli ingredienti ceci e cioccolato fondente, ma anche una classica cotognata.
Scarcelle
Preparate in occasione della Pasqua, le scarcelle sono originarie di Manfredonia e diffuse in tutta la Puglia. La forma finale può variare in base ai gusti e alla fantasia, richiamando cestini, colombe o coniglietti, ma si tratta in ogni caso di ciambelle di frolla riccamente decorate, a piacere, con glassa di zucchero, codette colorate e perline. Avvolto all’interno, secondo tradizione, c’è un uovo sodo ancora intero e con il guscio, sostituito talvolta da uova di cioccolato o da uova decorate.
Taralli dolci
Versione zuccherata della ricetta tradizionale, i taralli dolci, con o senza glassa, sono diffusi in Puglia in numerose varianti locali. Tipici del foggiano sono i taralli al vincotto, particolarmente friabili e profumati grazie all’aggiunta di chiodi di garofano e cannella. Nell’area del Gargano sono nati i Poperati (Puprete), taralli di medie dimensioni croccanti all’esterno e più morbidi all’interno. Farina, strutto, miele, zucchero, vino cotto, cannella e scorza d’arancia gli ingredienti classici per prepararli.
Sospiri pugliesi
Gli ingredienti dell’impasto, friabile e leggero, sono farina, uova, zucchero e limone. I Sospiri di Bisceglie si presentano come cupole ricoperte di glassa di zucchero e ripiene di crema pasticcera. In parte simili sono i sospiri di Altamura, cosparsi di zucchero a velo. Le Bocche di Dama salentine sono invece una variante glassata decorata da una ciliegia candita.
Rosata di Altamura
La Rosata di Altamura è una torta soffice, tipica pugliese, che fa onore alle mandorle della vicina Toritto all’interno di un impasto di farina, zucchero, uova, scaglie di cioccolato e liquore.
Pitteddhe
Dolci tipici salentini, le pitteddhe sono delle mini crostate modellate e rialzate ai bordi a formare una stella, farcite con mostarda d’uva locale. L’impasto a base di farina, olio e scorza di limone ha la particolarità di non prevedere l’aggiunta di zucchero e uova. Ne esiste anche una variante chiusa a mezzaluna.
