Timo: proprietà, benefici e usi in cucina

14 apr 2021


Il timo è una pianta tipica del bacino mediterraneo, che cresce rigogliosa nei territori soleggiati e caratterizzati da siccità. I cespugli sono bassi e rigogliosi, le infiorescenze hanno forma di spighe dalle tonalità tenui dal bianco al lilla, profumatissime grazie ai numerosi oli essenziali. Tali oli arricchiscono la pianta di numerose proprietà benefiche utilizzate in campo cosmetico e fitoterapico. Tra i fornelli il timo è un’erba molto utile e apprezzata: scopriamone le caratteristiche nutrizionali.






Calorie e valori nutrizionali del timo



Elementi principali


Timo fresco (100 g)

Timo secco (100 g)

Acqua

65,11 g

7,79 g

Energia

101 kcal

276 kcal

Proteine

5,56 g

9,11 g

Grassi

1,68 g

7,43 g

Carboidrati

24,45 g

63,94 g

Fibre

14 g

37 g

Zuccheri

0 g

1,71 g



Minerali


Timo fresco (100 g)

Timo secco (100 g)

Calcio

405 mg

1890 mg

Ferro

17,45 mg

123,6 mg

Magnesio

160 mg

220 mg

Fosforo

106 mg

201 mg

Potassio

609 mg

814 mg

Sodio

9 mg

55 mg

Zinco

1,81 mg

6,18 mg



Vitamine


Timo fresco (100 g)

Timo secco (100 g)

Vitamina C

160,1 mg

50 mg

Tiamina

0,048 mg

0,513 mg

Riboflavina

0,471 mg

0,399 mg

Niacina

1,824 mg

4,94 mg

Vitamina B6

0,348 mg

0,55 mg

Folato, DFE

45 µg

274 µg

Vitamina A, RAE

238 µg

190 µg



Grassi


Timo fresco (100 g)

Timo secco (100 g)

Grassi saturi

0,467 g

2,73 g

Grassi monoinsaturi

0,081 g

0,47 g

Grassi polinsaturi

0,532 g

1,19 g






Vaso di timo fresco



Il timo possiede poco più di 100 kcal per etto e una buona quota di carboidrati, fra le più alte tra le erbe aromatiche. Possiede anche una buona dose di fibre, utili per ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri e tenere sotto controllo colesterolo ematico e glicemia. Non solo: le fibre aiutano anche a regolare l’attività intestinale, prevenendo fenomeni di stipsi, e a donare maggior senso di sazietà.



Il timo è apprezzato soprattutto per la sua ricchezza di minerali: fra le erbe aromatiche, è quello con la maggior quantità di calcio e di ferro presenti, i cui valori salgono ulteriormente se si paragona la forma essiccata a quella fresca. Il timo fresco, infatti, apporta oltre 400 mg di calcio e circa 18 mg di ferro, mentre le foglie essiccate hanno un contenuto del primo minerale pari a ben 1890 mg, e del secondo di 123 mg. Il suo uso è dunque indicato e consigliato nei casi di anemia sideropenica o per prevenire una condizione di fragilità ossea. Non mancano potassio e fosforo, minerali utili per regolare la pressione arteriosa, fortificare ossa e denti e trasformare il cibo in energia, così come alcune vitamine, specialmente del gruppo B, principalmente nella varietà essiccata.



Naturalmente, tutti i valori nutrizionali fanno riferimento alla quantità standard di 100 g di prodotto edibile: trattandosi di un’erba aromatica, è dunque impensabile poterne realmente consumare un etto ogni giorno! Possiamo però aggiungere alle nostre pietanze, anche quotidianamente, un po’ di timo sminuzzato grossolanamente, così da assicurarci comunque una certa quota di nutrienti e di benessere.



Timo: perché aggiungerlo alle pietanze?



Timo e altre erbe aromatiche



Arricchire le pietanze con spezie ed erbe aromatiche è sempre una buona idea, e non solo perché ciò ci aiuta a ridurre il consumo del classico sale da cucina (condimento da tenere sotto controllo specialmente se si soffre di ipertensione), o perché ci permette di esaltare e valorizzare i sapori di ciò che stiamo per gustare, entrambe giuste e validissime ragioni, ma ce n’è una terza ancora migliore e a volte sconosciuta ai più: spezie ed erbe aromatiche sono in grado di apportare molti benefici all’organismo in termini di salute e benessere. E il timo, naturalmente, non fa eccezione.



Timo e apparato gastrico



Aggiunto alle pietanze o consumato sottoforma di tisana, il timo aiuta a migliorare il processo digestivo e a prevenire gonfiori addominali. A tal proposito, un piccolo ed efficace “trucco” ai fornelli è quello di aggiungerne alcune foglie essiccate nella preparazione dei legumi, spesso responsabili proprio di gonfiore addominale e meteorismo.



Timo alleato dell’apparato respiratorio



Il timolo, principio attivo presente in maniera abbondante nel timo, si lega ad alcuni recettori presenti sulla muscolatura liscia favorendone il rilassamento. Grazie alle sue proprietà sedative, espettoranti e antispasmodiche, rappresenta un valido aiuto in caso di tosse, bronchiti, asma e, in generale, nelle affezioni a carico dell’apparato respiratorio.



Proprietà antimicrobiche e antiossidanti



Il timolo possiede anche una spiccata attività antiossidante, efficace per ridurre gli stress ossidativi e combattere i radicali liberi. I tannini di cui la pianta è ricca hanno proprietà antivirali, antibiotiche e antifungine. L’olio essenziale di timo, ad esempio, è molto utile per combattere la Candida albicans e, in generale, l’uso topico del prodotto è efficace per contrastare le infezioni cutanee.



Timo: come usarlo



Timo e limone



In cucina il timo si usa sottoforma di foglie fresche o secche, si sposa bene con i secondi di carne o di pesce, si può aggiungere in cottura ai legumi o, semplicemente, si può usare per arricchire delle insalate miste crude. Le foglie sono adatte per preparare tisane e decotti curativi, utili ad esempio per sedare tosse e raffreddori e affezioni dell’apparato respiratorio in generale, o per stimolare la digestione dopo un pasto particolarmente abbondante.



Molto noto in fitoterapia è l’olio essenziale di timo, soprattutto a uso topico, di cui esistono la varietà bianca, delicata, utile per le pelli impure e acneiche o da frizionare sul cuoio capelluto in presenza di pidocchi, e la varietà scura, molto concentrata, da diluire in acqua per ottenere un collutorio per la salubrità del cavo orale.