Rosmarino: proprietà, benefici e controindicazioni

4 apr 2022


Piuttosto facile da coltivare in vaso e conservabile anche essiccato, il rosmarino è senza dubbio una delle erbe aromatiche più apprezzate in cucina. Ai suoi estratti sono inoltre riconosciute interessanti proprietà in fitoterapia e viene per questo impiegato con successo come rimedio naturale a diversi disturbi.






Valori nutrizionali del rosmarino



Elementi principali


Rosmarino (100 g)

Acqua

67,8 g

Energia

131 kcal

Proteine

3,31 g

Grassi

5,86 g

Carboidrati

20,7 g

Fibre

14,1 g



Minerali


Rosmarino (100 g)

Calcio

317 mg

Ferro

6,65 mg

Magnesio

91 mg

Fosforo

66 mg

Potassio

668 mg

Sodio

26 mg

Zinco

0,93 mg



Vitamine


Rosmarino (100 g)

Vitamina C

21,8 mg

Tiamina

0,036 mg

Riboflavina

0,152 mg

Niacina

0,912 mg

Vitamina B6

0,336 mg

Folato, DFE

109 µg

Vitamina A, RAE

146 µg



Grassi


Rosmarino (100 g)

Grassi saturi

2,84 g

Grassi monoinsaturi

1,16 g

Grassi polinsaturi

0,901 g






Il rosmarino è un arbusto sempreverde che nell’area del Mediterraneo cresce spontaneamente e in modo diffuso, soprattutto lungo le coste. È poi coltivato un po’ ovunque, in ragione dei suoi numerosi possibili impieghi. Ne consumiamo le foglie, sottili e ad ago, ricchissime di oli essenziali. Oltre ad essere molto aromatico, il rosmarino è noto per avere buoni effetti a livello digestivo, come rimedio calmante e spasmolitico. Risulta inoltre utile per la salute del fegato e delle vie biliari e per riequilibrare il metabolismo dei grassi. Come altre piante officinali, il rosmarino è impiegato nella preparazione di tisane – in forma di infuso o di macerato – indicate contro mal di testa e affaticamento. Dal punto di vista nutrizionale, il rosmarino si caratterizza per una notevole concentrazione di potassio e vitamina C.



Rosmarino in vaso



Utilizzato come estratto all’interno di preparazioni erboristiche, il rosmarino è annoverato tra i rimedi naturali per dare sollievo alle articolazioni colpite da reumatismi. A questo scopo può comparire tra i principi attivi di pomate ad uso esterno. Gli estratti di rosmarino vengono impiegati anche per il loro notevole contenuto di antiossidanti utili contro radicali liberi e invecchiamento. Tra le proprietà riconosciute al rosmarino troviamo un effetto rivitalizzante per la pelle, sfruttato in cosmetica insieme all’azione purificante e antibatterica, utile in caso di pelle grassa e acneica. Non è raro ritrovare il rosmarino anche tra gli ingredienti naturali di lozioni per capelli antiforfora, lucidanti e rinforzanti. L’essenza di rosmarino trova infine largo impiego in profumeria.



Poiché possiede una riconosciuta azione tonificante, non è consigliato assumere preparazioni a base di rosmarino alla sera, perché avrebbe un effetto contrario a quello offerto dalle tisane per dormire e rilassarsi. In tema di controindicazioni, è bene ricordare che gli estratti di rosmarino sono da evitare in gravidanza. Sono inoltre possibili effetti collaterali a livello gastrico in caso di eccessi o di ipersensibilità verso una delle sue componenti. L’olio essenziale di rosmarino in commercio è in genere indicato solo per uso esterno e richiede di seguire scrupolosamente le indicazioni per la diluizione del preparato.



Origini e diffusione



Rosmarino fiorito



Il Rosmarinus Officinalis è un arbusto legnoso della famiglia delle Lamiaceae, la stessa alla quale appartiene la menta. Può raggiungere naturalmente l’altezza di 2 metri e regala dei fiori azzurri, a partire dal mese di aprile e per tutta l’estate. La sua coltivazione è per questo anche ornamentale. Il rosmarino cresce da sempre con facilità nel clima mediterraneo, soprattutto in prossimità del mare. Trattandosi di un sempreverde, è possibile raccoglierne i rametti tutto l’anno. Quando però la raccolta è finalizzata alla conservazione delle foglie essiccate è meglio procedere a primavera, prima che la pianta fiorisca. In questo modo è più facile preservarne l’aroma. Già noto e apprezzato da Greci e Romani per le sue numerose proprietà, il rosmarino era anticamente impiegato anche come conservante per la carne, usanza che poi si è trasformata in un abbinamento culinario tra i più classici e rodati.



Il rosmarino in cucina



Rosmarino in cucina



Il rosmarino trova larghissimo impiego come aroma in cucina, anche in abbinamento ad altre erbe, come salvia e timo. Spesso utilizzato insieme all’aglio, è perfetto per condire carne e pesce con diverse tecniche di cottura, dalla griglia alla padella come al forno. Sempre in cottura è indicato per insaporire la maggior parte degli ortaggi e tra questi senza dubbio le patate, con le quali forma un’accoppiata tradizionale. Il gusto del rosmarino si sposa molto bene anche con la zucca. È inoltre perfetto per arricchire lievitati, in particolare focacce e muffin, e per piatti a base di diversi tipi di legumi. Un abbinamento più fresco e comunque ottimo si ha con il limone, per profumatissimi primi piatti. Il rosmarino è da tenere presente anche nella preparazione di alcuni dolci. Si sposa con la farina di castagne per il tipico castagnaccio e anche con frutta secca, noci e pinoli.