Anguria: calorie, proprietà e valori nutrizionali

12 lug 2021


È certamente uno dei frutti che più rappresenta l’estate, di stagione nei mesi più caldi dell’anno, durante i quali aiuta, non poco, a reintegrare acqua e sali minerali. Andiamo a conoscere più da vicino l’anguria, o cocomero, che dir si voglia.






Calorie e valori nutritivi dell'anguria



Elementi principali


Anguria (100 g)

Acqua

91,4 g

Energia

30 kcal

Proteine

0,61 g

Grassi

0,15 g

Carboidrati

7,55 g

Fibre

0,4 g

Zuccheri

6,2 g



Minerali


Anguria (100 g)

Calcio

7 mg

Ferro

0,24 mg

Magnesio

10 mg

Fosforo

11 mg

Potassio

112 mg

Sodio

1 mg

Zinco

0,1 mg



Vitamine


Anguria (100 g)

Vitamina C

8,1 mg

Tiamina

0,033 mg

Riboflavina

0,021 mg

Niacina

0,178 mg

Vitamina B6

0,045 mg

Folato, DFE

3 µg

Vitamina A, RAE

28 µg

Vitamina E

0,05 mg

Vitamina K

0,1 µg



Grassi


Anguria (100 g)

Grassi saturi

0,016 g

Grassi monoinsaturi

0,037 g

Grassi polinsaturi

0,05 g






Eliminata la spessa scorza, l’anguria è composta per il 90-95% da acqua. Notoriamente ipocalorica (in media 30 calorie per 100 grammi), è un frutto indicato per chi segue una dieta per perdere peso, anche in ragione del notevole effetto saziante. Oltre a dissetare, proprietà già di per sé eccellente in estate, l’anguria favorendo la diuresi è un valido sostegno in caso di gonfiori, cellulite, necessità di depurare e alleggerire l’organismo.



Benefici dell'anguria



Perfetta per uno spuntino fuori pasto, si terrà ad ogni modo conto della componente zuccherina non del tutto trascurabile. L’anguria è una fonte di potassio, fosforo e magnesio. Apporta inoltre vitamina C, vitamina A e vitamina B6. Come altra frutta e molte verdure di colore rosso, l’anguria contiene licopene, un pigmento dall’attività antiossidante importante per la salute del cuore e per rallentare l’invecchiamento.



Non esistono grandi controindicazioni al consumo di anguria. È a ragione ritenuta poco adatta per finire il pasto perché contiene moltissima acqua, che potrebbe rallentare la digestione. Molto dipende comunque dalla quantità di anguria e dalla pesantezza dei piatti che l’hanno eventualmente preceduta. Andrà inoltre tenuto conto, più in generale, della reazione individuale al consumo di frutta dopo i pasti.



I semi di anguria, normalmente presenti e spesso numerosi, vengono in genere scartati, anche se, magari senza eccessi, converrebbe mangiarli. Sono infatti fonte di fibre, antiossidanti, grassi polinsanturi, vitamine e minerali. Un piccolo concentrato di virtù, che è possibile anche tostare e sgranocchiare in modo simile a quanto si è abituati a fare con i semi di zucca.



Semi di anguria



Le proprietà idratanti e antiossidanti dell’anguria, utili anche alla salute della pelle, fanno sì che sia utilizzata in cosmesi all’interno di creme e maschere viso, shampoo e detergenti.



Origini, varietà e diffusione



L’anguria (Citrullus lanatus) è una cucurbitacea di antiche origini africane, documentata già presso gli Egizi. Appartiene alla stessa famiglia di zucca e zucchine, melone, cetrioli. In Italia la coltivazione dell’anguria è diffusa da Nord a Sud. L’Emilia-Romagna vanta inoltre un’anguria con certificazione di Indicazione Geografica Protetta, l’Anguria Reggiana IGP.



Anguria o cocomero? Sia il termine anguria, diffuso nel Nord Italia, anche se con qualche eccezione, che il termine cocomero, più utilizzato al Centro e al Sud, rimandano all’identico frutto, semplicemente secondo etimologie diverse. Ma l’elenco delle varianti linguistiche regionali è davvero nutrito. Al Sud ad esempio si usa anche melone d’acqua, in Liguria pateca, dal francese pastèque.



Tonda, ovale o allungata, l’anguria sul mercato si presenta in più varianti per quanto riguarda peso, dimensioni, caratteristiche della polpa. Sempre più diffuse, ad esempio, sono le angurie baby e quelle senza semi, adatte a chi li trova fastidiosi o indigesti. Anche se più rare, esistono angurie dalla polpa gialla, colore insolito ottenuto per innesto e certamente sorprendente per questo frutto. L’anguria gialla è coltivata anche in alcune zone del Centro-Sud Italia.



Anguria gialla



Usi in cucina



A fette, in macedonia o come ingrediente di sorbetti e granite, l’anguria è una sorta di tradizione nella dieta estiva. Ma forse non tutti sanno che si abbina perfettamente anche ad alimenti salati saporiti, ad esempio feta e olive, così come ad alcuni ortaggi estivi, tra tutti i cetrioli. Un altro abbinamento riuscito è quello tra anguria e menta in foglie. L’anguria è ottima anche frullata per smoothie rinfrescanti e cocktail, analcolici e non.



Smoothie all'anguria



Intera si conserva a temperatura ambiente, al fresco e all’asciutto. Tagliata a metà va riposta in frigorifero bene avvolta nella pellicola per alimenti oppure, eliminata la scorza e tagliata la polpa a cubetti, in un contenitore di vetro chiuso.