Alimenti ricchi di omega-3: in quali cibi sono presenti?

9 apr 2022

Gli acidi grassi sono tra i principali costituenti dei lipidi e rappresentano i mattoncini di cui sono formate le membrane cellulari. Inoltre, assicurano energia alle cellule e il buon mantenimento e funzionamento di molti tessuti.


Indice

  • Cosa sono gli omega-3 e a cosa servono

  • Gli alimenti più ricchi di omega-3

    • Cibi di origine animale

    • Cibi di origine vegetale


Cosa sono gli omega-3 e a cosa servono

Si distinguono due tipi di acidi grassi: i saturi, derivanti soprattutto da prodotti animali, e gli insaturi, a loro volta suddivisibili in polinsaturi e monoinsaturi. Appartengono a quest’ultima categoria due tipi di acidi grassi essenziali, così definiti perché l’organismo non è capace di produrli da sé, ma occorre introdurli con i giusti alimenti: l’acido linoleico, o LA, e l’acido alfa-linolenico, o ALA. Una volta assunti attraverso i nutrienti, essi subiscono modificazioni enzimatiche grazie alle quali sono convertiti in altri corrispettivi acidi grassi polinsaturi, per cui si darà origine agli omega-6 a partire dall’acido linoleico, e agli omega-3 dall’alfa-linolenico: entrambi sono argomento di grande interesse nel campo della nutrizione e della medicina perché coinvolti nel processo di infiammazione. Con quest’ultimo non si indica il classico e “semplice” dolore che si avverte, ad esempio, a carico delle articolazioni, ma si descrive il progressivo e più complesso logorio di varie strutture corporee, specie a livello del rivestimento interno sia dei nervi, sia dei vasi sanguigni. Per questo motivo i livelli d’infiammazione sono un importante campanello d’allarme verso l’instaurarsi di patologie del sistema vascolare cardiaco e cerebrale.

Sogliola, ricca di omega-3

Oltre all’ALA, gli omega-3 comprendono pure l’acido Eicosapentaenoico, EPA, e l’acido Docosaesaenoico, DHA. Ambedue di origine animale (rispetto all’ALA, di origine vegetale), sono essi a svolgere azione diretta sulla modulazione dell’infiammazione, aiutando a ridurre i livelli di alcune molecole pro-infiammatorie, come la proteina C-reattiva o l’interleuchina 6. Grazie a tale proprietà, gli omega-3 partecipano al miglioramento di alcune patologie quali la psoriasi e l’artrite reumatoide.

Gli omega-3 inoltre aiutano a ridurre la quantità di trigliceridi ematici, contribuendo efficacemente a prevenire il rischio di patologie cardiovascolari. I trigliceridi, infatti, interferiscono con la fibrinolisi, meccanismo che favorisce la rottura e lo scioglimento di eventuali trombi presenti in circolo: più si tengono bassi, quindi, minori saranno le possibilità d‘insorgenza d’infarti, ictus altre patologie cardiache. Gli omega-3 favoriscono anche la riduzione dei livelli ematici di colesterolo “cattivo” LDL in favore di quello HDL, definito “buono”. Efficace è anche la loro attività antiaritmica, che serve a stabilizzare il ritmo cardiaco. Una corretta assunzione di omega-3 è preziosa in tutte le fasi della vita: nei bambini e adolescenti stimola l’accrescimento, nelle donne in gravidanza e allattamento contribuisce allo sviluppo e alla crescita del bimbo, negli anziani protegge le articolazioni, rallenta il processo degenerativo cerebrale e mantiene più attivo il metabolismo.


Gli omega-3 apportano dunque benefici a livello di:

  • Funzionalità cardiaca

  • Funzionalità cerebrale

  • Diabete e sindrome metabolica

  • Struttura della pelle


Omega-3 e alimentazione

Uno stato di salute e benessere è assicurato dal giusto equilibrio fra grassi omega-6 e omega-3, il cui rapporto dovrebbe essere di 3:1. Invece, l’alimentazione occidentale odierna è molto sbilanciata e nettamente in favore degli omega-6 che, se assunti in dosi eccessive, assumono un ruolo pro-infiammatorio nocivo per la salute. Le abitudini alimentari moderne si basano soprattutto su cibi industriali preconfezionati, precotti, troppo ricchi di acidi grassi di bassa qualità, di carni e insaccati, di cereali raffinati, grassi idrogenati, a discapito di legumi, verdure, cereali integrali, frutta fresca e secca, olio d’oliva e, soprattutto, pesce azzurro, la fonte principale dei preziosi omega-3. Uno stile di vita errato e una dieta sbagliata basata su un surplus di acidi grassi saturi e di omega-6 favoriscono l’innesco del processo infiammatorio.


Gli alimenti più ricchi di omega-3

Vediamo quindi, nel dettaglio, quali siano i cibi più ricchi di omega-3 da introdurre quotidianamente nel proprio carrello della spesa, considerando la disponibilità sottoforma di ALA (di origine vegetale), EPA e DHA (entrambi di origine animale).


Cibi di origine animale

Fra tutti gli alimenti di provenienza animale, sicuramente il pesce è la fonte per eccellenza di acidi grassi omega-3, in particolare pesce azzurro e frutti di mare.

Omega-3 nel pesce

Pesce

DHA

EPA

Merluzzo o nasello

32,13%

12,05%

Sarda

29,29%

12,88%

Tonno

26,5%

9,88%

Sogliola

25,97%

17,86%

Aragosta

24,12%

13,71%

Polpo

21,78%

17,82%

Acciuga

20,41%

10,6%

Vongole

16,86%

15,67%

Orata fresca

13,79%

9,66%

Sgombro

13,76%

7,97%

Salmone fresco

11,27%

8,43%

Cozze

6,37%

15,63%

Calamaro

5,23%

18,84%

La carne (intesa sia come carne bianca, sia rossa) apporta un modesto quantitativo di acidi grassi omega-3.


Carne

DHA

EPA

Tacchino intero, con pelle

4,54%

13,61%

Bovino

1,5%

2,68%

Pollo intero, crudo

0,97%

0,32%


Cibi di origine vegetale

Nei cibi di origine vegetale gli omega-3 sono presenti sottoforma di ALA, acido alfa-linolenico. Benché esso sia precursore sia di DHA, sia di EPA, la sua conversione verso questi ultimi avviene in modo limitato.

Omega-3 nei cibi di origine vegetale

Alimento

ALA

Fagioli

33,3%

Lenticchie secche

12,82%

Noci secche

11,89%

Olio di colza

9,37%

Mais

8,02%

Olio di soia

8,01%

Orzo perlato

5,88%

Grano saraceno

5,72%

Olio di germe di grano

5,72%

Fave secche

4,27%

Ceci secchi

2,17%

Noci pecan

1,88%